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Versamenti ed esonero dalle tasse, novità 2021

3 Dicembre 2020

Il decreto ristori quater è stato approvato dal Consiglio dei Ministri che ha prennunciato possibili novità per il 2021. Il pagamento delle tasse è stato rinviato al 20 aprile per le categorie più colpite ma prende ipotesi la possibilità per il 2021 di un possibile esonero. Il provvedimento prevede poi aiuti una tantum per gli stagionali dello spettacolo e dello sport e aggiunge fra i codici Ateco destinatari dei ristori anche gli agenti di commercio, inizialmente esclusi. Pagare le tasse online è ormai divenuta operazione e veloce con PagaRapido, ma è importante conoscere le scadenze e orientarsi tra i vari decreti del Governo. La pandemia da Coronavirus ha stravolto ogni abitudine e il colpo subito da tutti i settori è evidente. Per questo prima di pagare le tasse online, diamo un’occhiata a cosa è previsto per il 2021.

Esonero delle tasse per il 2021

La possibilità di esonero delle tasse per il 2021 riguarda chi abbia subito una “significativa perdita di fatturato” a causa del Covid-19. In questo caso “può essere previsto l’esonero totale o parziale dalla ripresa dei versamenti fiscali e contributivi”. Questa misura è prevista dal testo finale del dl Ristori quater. A tale scopo è istituito “un fondo finalizzato a realizzare nell’anno 2021 la perequazione delle misure fiscali e di ristoro concesse” nel 2020, “da destinare a soggetti che abbiano beneficiato di sospensioni fiscali e contributive”. I parametri di accesso al fondo saranno decisi con un dpcm.

Novità su Irpef, Ires e Irap e la sospensione di contributi, ritenute e Iva

Per chi ha intenzione di pagare online il secondo acconto di Irpef, Ires e Irap, c’è una novità. Il pagamento viene prorogato dal 30 novembre al 10 dicembre per tutti i soggetti esercenti attività d’impresa, arte o professione. La proroga è estesa al 30 aprile per le imprese con un fatturato non superiore a 50 milioni di euro nel 2019 e che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nei primi sei mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. La stessa viene applicata alle attività oggetto delle misure restrittive del Dpcm del 3 novembre e a quelle operanti nelle zone rosse, nonché per i ristoranti in zona arancione, a prescindere dal volume di fatturato e dall’andamento dello stesso.

Per quanto riguarda invece i contributi previdenziali, i versamenti delle ritenute alla fonte e l’IVA è stata ufficializzata la sospensione per il mese di dicembre. La misura riguarda tutte le imprese con un fatturato non superiore a 50 milioni di euro nel 2019 e che hanno registrato un calo del 33% del fatturato nel mese di novembre 2020 rispetto allo stesso mese del 2019. Sono sospesi i versamenti anche per chi ha aperto l’attività dopo il 30 novembre 2019. La sospensione si applica inoltre a tutte le attività economiche che vengono chiuse a seguito del Dpcm del 3 novembre, per quelle oggetto di misure restrittive con sede nelle zone rosse, per i ristoranti in zone arancioni e rosse, per tour operator, agenzie di viaggio e alberghi nelle zone rosse.

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